Instagram è di Facebook, e tutti sappiamo quanto a Facebook facciano schifo le tette. Non le vogliono proprio vedere, per non parlare della topa. Un solo pelo potrebbe far crescere la barba dallo spavento a Zuckerberg. Per la precisione quello che lo fa andare in bestia sono i capezzoli. È arrivato a millennio inoltrato a dirci che tutto questo è male, quando ormai le puppe erano state sdoganate in tv fin dagli anni '80, con pubblicità che le mettevano bene in vista anche all'ora della merenda. E alla fine cosa è successo? Non mi sembra che qualcuno sia diventato cieco.
Per questo la fotografa Sasha Ferlova, dopo l'ennesimo ban alle sue foto (per la precisione un autoritratto in una vasca da bagno dopo un attacco di panico), ha deciso di fotografare otto donne a zinne fuori, inserirle in deliziose cornici raffiguranti paesaggi in colori pastello e privarle dei capezzoli. Il risultato è, come prevedibile, anomalo. Qualcosa che necessita di uno sforzo di immaginazione assolutamente immotivato.
Però Zucky ha deciso che sono male. I capezzoli maschili invece vanno bene, come fossero di una qualche utilità. Mark, che ce ne facciamo dei capezzoli maschili? Una sega, ce ne facciamo. Anzi, nemmeno quella.
Per questo la fotografa Sasha Ferlova, dopo l'ennesimo ban alle sue foto (per la precisione un autoritratto in una vasca da bagno dopo un attacco di panico), ha deciso di fotografare otto donne a zinne fuori, inserirle in deliziose cornici raffiguranti paesaggi in colori pastello e privarle dei capezzoli. Il risultato è, come prevedibile, anomalo. Qualcosa che necessita di uno sforzo di immaginazione assolutamente immotivato.
Però Zucky ha deciso che sono male. I capezzoli maschili invece vanno bene, come fossero di una qualche utilità. Mark, che ce ne facciamo dei capezzoli maschili? Una sega, ce ne facciamo. Anzi, nemmeno quella.
Foto via Paper.
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